Katia Tubini e i ballerini e le ballerine della sua scuola di danza Les Petit Pas, sostengono la campagna La mia casa, la tua casa.
Martedì 13 dicembre alle ore 21 al teatro Camploy porteranno in scena Il Metacigno, spettacolo di danza che nasce dalla miscela tra il racconto La metamorfosi di F. Kafka e il balletto il lago dei cigni.
Interpreti dello spettacolo saranno gli allievi della scuola di danza Les Petits Pas // coreografia e regia di Katia Tubini.
Il costo del biglietto è di 12 euro. Tutto il ricavato sarà devoluto per il progetto La mia casa, la tua casa che mette a disposizione 13 appartamenti a costi di affitto ridotti per giovani e famiglie che hanno difficoltà ad accedere al mercato immobiliare privato e per i minori delle nostre comunità educative.
Il biglietti per lo spettacolo teatrale del 13/12 potranno essere acquistati in prevendita al costo di Euro 12,00:
*in questo modo potrete ritirare i biglietti riservati a vostro nome direttamente la sera dello spettacolo dalle ore 20 presso la biglietteria del Teatro
**in questo modo potrete ritirare i biglietti prenotati pagando direttamente la sera dello spettacolo presso la biglietteria del Teatro
Per motivi organizzativi la prevendita terminerà alle ore 12 del 13/12. Sarà comunque possibile, salvo disponibilità, acquistare i biglietti direttamente in Teatro a partire dalle ore 20.00.
Lo spettacolo
Il metacigno nasce dalla miscela tra il racconto La metamorfosi di F. Kafka e il balletto il lago dei cigni.
E’ un lavoro sulle trasformazioni, che spazia tra il reale e il surreale e che adopera la metamorfosi kafkiana e il lago dei cigni come metafora di ciò che può accadere dopo un cambiamento.
Lo spettacolo si apre con l’atto simbolico di un parto, in cui l’insetto viene generato dal cigno, manifestando, già dall’inizio, la possibilità di cambiamento (ovvero la creazione di un’altra personalità, il dare alla luce un’identità diversa, dare il via ad una metamorfosi) e continua attraverso i “sogni inquieti” di Gregor Samsa (il protagonista presto in prestito da Kafka) in cui si incontrano cigni e insetti, talvolta rispettandone le diversità, talvolta intrecciandoli nella stessa coreografia fino a non riuscire a distinguerli. Al risveglio, Gregor, si troverà una “persona” cambiata. Ed è proprio da questo momento che cambiano le relazioni e nascono gli interrogativi: il cambiamento può farci sentire liberi, o, viceversa, siamo costretti al cambiamento?
O ancora, siamo fatti tutti due metà? L’uomo e l’animale? Il cigno e l’insetto?
“Il cambiamento, costretto o necessario, è sempre un processo che innesca relazioni a catena”